Il viaggio è iniziato con un incidente che poteva essere molto grave. Mauro con il suo Land Rover Defender 110 si è quasi rovesciato su un fianco; dopo più di due ore di lavoro il veicolo, dapprima messo in sicurezza, è stato rimesso in assetto di marcia .
Il primo giorno abbiamo percorso una mulattiera poco frequentata e abbastanza tecnica e siamo arrivati a Scoffe dove abbiamo cenato e pernottato.
Da Scoffe sempre per strade sterrate intervallate da qualche tratto su asfalto ci siamo trasferiti a Rakek. Lungo il percorso abbiamo visitato il castello di Predjamski e le grotte di Postumia.
Da Rakek ci siamo spostati prevalentemente per sterrati sempre molto ben tenuti a Vinica. In questa tappa avremmo dovuto fare il campo tendato, ma complice il freddo e le pessime previsioni meteo abbiamo optato per il pernottamento in albergo. Lungo la tappa abbiamo visitato un'area di interesse storico conosciuta come area delle tombe dei partigiani.
Nel pomeriggio una guardia forestale ci suggerisce di cambiare itinerario perchè un albero schiantatosi a causa delle neve ostruisce il passaggio. Anche oggi arriviamo a destinazione abbastanza tardi.
Oggi cambio di programma. Visitiamo le gole di Tolmin e poi come previsto l'ospedale partigiano di Franja rinviando a domani le cascate della Savica. Oggi alterniamo paesaggi primaverili a paesaggi invernali. Pernottiamo in un ostello sul lago di Bohinj immerso nella neve!
Inizio di giornata con visita alle cascate della Savica poi prua verso il lago di Bled attraverso sterrati. Qui la neve si mette di traverso. La strada che volevamo percorrere è impraticabile. Troviamo un alternativa su sterrato. Dopo pranzo decidiamo di tentare uno sterrato innevato. Nel punto massimo la neve supera i 40 cm. Procedo davanti alla colonna fino a quando Stefano ed io siamo costretti a montare le catene da neve. Nello sterrato successivo apre la strada Stefano, e per magia nei dintorni del lago di Bled la neve scompare per lasciare posto ai pascoli verdi. Sulla via sterrata verso la nostra destinazione finale della giornata il Discovery di Stefano subisce una foratura; un pezzo di ramo secco si conficca nella spalla del pneumatico. Pit stop con tempi da formula uno e si riparte.
Ci alziamo con la pioggia che ci accompagnerà per tutto il viaggio di ritorno. La Slovenia condivide con noi la tristezza della fine di un viaggio.
Viaggio ormai da diversi anni, con il camper sempre e solo in compagnia di Nadia. Per la prima volta ho fatto un viaggio con altre persone, alcune delle quali mai conosciute. Sono due modi di viaggiare completamente diversi, ma entrambi con il loro fascino. Viaggiare con altre persone ti obbliga alla relazione, alla mediazione, alla dilatazione dei tempi, ma nello stesso tempo permette la condivisione, il confronto, la crescita e una migliore soluzione dei problemi.
Qui il video realizzato da Massimo Mannucci.
Questa era anche la prima volta che facevo un viaggio in fuoristrada. Avrei voluto provare l'esperienza del campo; sarà per la prossima volta. Ho rafforzato la mia idea di viaggio come scoperta di luoghi e di persone; il mezzo che uso è solo lo strumento, per quanto affascinante in se stesso è pur sempre lo strumento non il fine. Il fine è il viaggio.
La prossima meta? Ho in programma il Portogallo quest'anno in luglio in camper e vorrei andare in Albania il prossimo anno con il fuoristrada.
Ciao Walter, pensa che io in quei giorni ero a Vinica... Ho pernottato su un enorme faggio in attesa dell' orso... Ho patito tanto freddo... Ma lo rifarei il gg dopo ho seguito le tracce fino a Bistrica.. Bella la Slovenia..
RispondiEliminaCiao!
RispondiEliminaBel racconto!!!
Con alcuni amici vorremmo organizzare un giro in Slovenia in fuoristrada e questo vostro giro sembra perfetto per noi.. hai per caso la traccia gpx?
Grazie mille
Francesco