mercoledì 6 dicembre 2017

CAP Trophy 2017

Il mio interesse per la navigazione terrestre è ben noto.
A seguito del corso che ho tenuto al club di fuoristrada di appartenenza a fine 2015, questo interesse è maturato anche nell'amico Stefano. Tant'è che nel 2016 abbiamo partecipato ad una prova del campionato CAP Trophy delle Federazione Italiana Fuoristrada area nord vincendola.
Con Stefano ci eravamo detti di partecipare a tutte le prove del campionato 2017. Per i molti impegni assunti all'interno del club questo proposito non si è avverato. Solo in autunno, al termine delle attività con il club, siamo riusciti a partecipare alle ultime tre prove conquistando il primo posto a Possagno e il terzo posto a Bobbio. Questi piazzamenti ci hanno fatto guadagnare la convocazione alla finale nazionale che si è tenuta domenica 10 dicembre ad Avezzano in provincia dell'Aquila!
Purtroppo la prova finale non ci è stata favorevole. Durante il tentativo di soccorso a un equipaggio in difficoltà, dopo 45 minuti di gara, abbiamo rotto un semiasse posteriore. Da quel momento abbiamo comunque proseguito con la sola trazione anteriore e l'uso delle catene da neve per aumentare l'aderenza. In varie occasioni, una per tutte 300 m di salita, abbiamo utilizzato il verricello per proseguire. Infine una valutazione sbagliata ha comportato l'arrivo fuori tempo massimo.
Nonostante tutte le difficoltà avremo totalizzato un quarto posto assoluto.
Questa esperienza, negativa, ci ha comunque insegnato molto. In particolare l'analisi delle scelte sbagliate (errori) ci ha fatto comprendere gli ampi spazi di miglioramento che abbiamo.
L'intenzione è quella di partecipare al campionato 2018 facendo tesoro dell'esperienza di quest'anno.

domenica 19 novembre 2017

Stagione scialpinistica 2017-2018

Finalmente è iniziata!
Scialpinismo in pista (un pò di allenamento non fà mai male):

  • 12 novembre 2017 Cima Presenza
  • 18 novembre 2017 P.sso Grostè
  • 25 novembre 2017 P.sso Grostè
  • 30 gennaio 2018 Rif. Orso Bruno da Marileva 1400 in notturna con la luna piena
Uscite in ambiente
  • 03 dicembre 2017 Zinsnock da Weissenbach (Rio Bianco) in Valle Aurina. Neve sin dal parcheggio; rientro mediante la pista di slittino. Gita molto frequentata, ma siamo riusciti a individuare ancora una traccia nella neve fresca. Molto freddo, ma bello. Buona alla prima! Traccia qui.
  • 08 dicembre 2017 Grafmartspit. Arrivati in vetta nonostante l'assenza di visibilità negli ultimi 250m di dislivello. Putroppo le condizioni della neve non erano delle migliori a causa del surriscaldamento operato dal solo. Traccia qui.
  • 18 dicembre 2017 Rossgruben e Strizzon da Ulfas in Val Pusteria. Neve molto bella soprattutto sulla seconda cima. Traccia qui.
  • 24 dicembre 2017 M.te Villar. Purtroppo nonostante la scelta di scendere su un versante nord, la condizione della neve non era delle migliori: crosta non portante. Traccia qui.
  • 26 dicembre 2017 C.ma Trenta dalla Val d'Ultimo. Salita classica con variante da malga Alplaner. Invece di salire alla forcella ci siamo tenuti a destra e poi abbiamo salito il catino centrale. Ci siamo fermati a 50 m dalla cima a causa della scarsa visibilità. Bella neve nella parte alta; arata nel bosco. Traccia qui.
  • 30 dicembre 2017 Rif. Peller da Malga Tuena. Salita classica per la strada forestale di accesso al rifugio con discesa mista nei pascoli e sulla strada. Neve polverosa nel prati, battuta sulla strada.
  • 01 gennaio 2018 Henne (tentativo) da Weissenbach (Rio Bianco) in Valle Aurina. Tentativo di salita alla Henne durante una nevicata. Tentativo interrotto a quota 2235m causa mancanza di visibilità. Neve polverosa in alto, battuta sulla strada. Molto bello!
  • 07 gennaio 2018 Breitbühel dalla Val d'Ultimo. Partito molto presto per impegni pomeridiani. A pochi metri dalla vetta ha iniziato a nevicare. Bella sciata. Traccia qui.
  • 14 gennaio 2018 Belmonte da Proves. Uno strato di nuvole fra 1 1900 e i 2200 m di quota hanno creato uno scenario molto bello. Sopra i 2200 m spuntavano le vetta da un "mare" di nuvole con un cielo azzurro; molto bello! Sciata discreta fin quasi alla malga di Revò, poi crosta fino alla macchina. Traccia qui.
  • 21 gennaio 2018 C.ma Quaira da S. Gertraud in Val d'ultimo. 10 cm di neve fresca alla partenza. Vento forte a raffiche in quota; fortunatamente non freddo. Ottima sciata in neve fresca. Traccia qui.
  • 28 gennaio 2018 Hortlahner da Asten in Val di Pennes. Saliti dalla dx orografica sebbene la traccia sia sulla sx. Sciata su ottima neve fresca dal versante verso la Mutnellen. Nel pomeriggio apprendiamo che una valanga si è staccata dalla cima sul versante nord e che ha coinvolto tre scialpinisti di cui uno travolto e forutnatamente estratto vivo.
  • 04 febbraio 2018 Cima Lainert da Bagni di Bresimo. Percorso tracciato da tre scialpinisti che ci hanno preceduto. Ambiente selvaggio. Discesa stupenda in 30 cm di neve fresca!
  • 18 febbraio 2018 Monte Pin da Rumo. Molte persone oggi sul percorso. Discesa dal vallone a sinistra guardando dalla cima. Ottima discesa nella polvere sino a sotto la malga Lavazze dove sono sceso attraverso la strada forestale.
  • 04 marzo 2018 Bocchetta tre sassi. Prima uscita dopo aver contratto l'influenza. Il mio fisico ne risente ancora. Salito con molto fatica. Discesa in ottima neve fresca.
  • 11 marzo 2018 Cima Lavazzé dalla Val d'Ultimo. Causa scarsa visibilità abbiamo interrotto la salita a circa 150 m dalla vetta; siamo arrivati al passo. Sebbene con scarsa visibilità discesa in neve fresca un pò gessosa fino alla malga Val Nera, poi veloce scivolata a valle sulla strada forestale.
  • 17 marzo 2018 Cima Lavazze dalla Val di Non. Scarsa visibilità in salita, poi in discesa è anche apparso il sole. Buona discesa su neve in parte polverosa e in parte trasformata.
  • 25 marzo 2018 Sas de le undes da Pozza di Fassa. Salita per variante direttissima, molto bella. Discesa per la via normale su neve trasformata e fresca in alcuni tratti ombra. Ottima uscita.
  • 2 aprile 2018 Piz Dora dalla val Monastero. Giornata splendida.  Buona discesa su neve in parte fresca e in parte trasformata.
  • 8 aprile 2018 Kalfanwand dalla val Martello. Nuvole in basso, sereno in quota. Ottima sciata su firn; alle 10.30 eravamo già ritornati in camper.
  • 22 aprile 2018 Cima Marmotta dalla val Martello.. Giornata serena. Ottima sciata su neve dura in alto, firn dal rifugio Martello al rifugio Corsi, marcia sotto (arrivati al parcheggio alle 10.30).

mercoledì 1 novembre 2017

Un capitello che viene da lontano

Qualche tempo dopo il suo incidente, Nadia mi chiese di realizzare un capitello quale ex voto. Lo realizzai e venne installato nella baita di montagna dei genitori di Nadia.
 

Mio padre vedendo la realizzazione si ripropose di farne uno anche lui per sostituire un quadro, sempre ex voto, posto su un larice con il quale nel febbraio 1957 durante una gara di sci alpino si scontrò.

Mio padre nel settembre 2010 mori senza nemmeno aver iniziato la realizzazione del "suo" capitello.
Durante i lavori di ampliamento e ristrutturazione della casa in cui abito, un artigiano, amico mio e di mio padre, mi fece presente che il quadro posto sul larice era in pessime condizioni e doveva essere sostituito.
Oggi dopo aver completato la maggior parte dei lavori di ampliamento e ristrutturazione sento il dovere di portare a compimento il desiderio di mio padre di realizzare il capitello per sostituire il quadro che ricorda il suo incidente.
Alcune immagini della realizzazione.
 

Finalmente oggi, 1 novembre 2017, sessanta anni dopo l'incidente e 7 dalla scomparsa, è giunto il tempo di posizionare il capitello sul larice.

Il precedente quadro lo conserveremo per ricordo.

giovedì 7 settembre 2017

Mobile all'ingresso

E' diverso tempo che non scrivo sul blog. Sono stato molto impegnato con il lavoro e con il club di fuoristrada. Comunque negli spazi di tempo "libero" ho realizzato un mobile da posizionare all'ingresso della mia abitazione. Il mobile è stato progettato dall'amico Pier Giorgio Fabbro.
Il mobile è realizzato in Rovere e assolve a più funzioni: guardaroba, scarpiera di servizio e cassettiera.
Prova a secco.

 Laccatura a poro aperto
Montaggio

Installazione
In uso ...

Paesi Bassi 2017

Da diversi anni Nadia desiderava visitare il Benelux, mentre io non nutrivo alcun interesse. Complice il viaggio in fuoristrada programmato per agosto abbiamo optato per un viaggio in camper non troppo lontano (si fà per dire ...) e quindi per i Paesi Bassi. Non tutto il Benelux; ci sarebbe voluto molto più tempo di quello che intendevamo utilizzare: due settimane.
La base per programmare il viaggio è stata la guida "Obiettivo Benelux" di Mimma Ferrante e Maurizio Karra. Collana di guide che utilizziamo già da diversi viaggi e che riteniamo molto utile.
Partiti sabato 1 luglio prima delle 8.00, abbiamo fatto un lungo trasferimento di 900km sino a Aachen dove abbiamo pernottato in un'area attrezzata.
Il giorno successivo, il 2 luglio,  siamo già nei Paesi Bassi. La prima cittadina che visitiamo è Middelburg dove iniziamo a prendere confidenza con questa nazione. La cittadina è molto curata, come tutte quelle che visiteremo. In quasi tutte le cittadine troveremo lo Stadhuis, ovvero il palazzo comunale, il centro storico, la chiesa e più chiese, il Waag, ovvero la pesa pubblica, i canali e quasi sempre il porto; anche in cittadine e villaggi dell'entro terra, se così si può dire.

Ci trasferiamo a Veere dove per la prima volta assaggio un'arringa cruda con le cipolle; squisita!
Il primo trasferimento in terra olandese ci immerge in un ambiente a noi sconosciuto fatto di canali, ponti levatoi, chiuse, campagne coltivate sotto il livello del mare alternate a boschi. Un ambiente che ci piace davvero.

Dopo la visita alla cittadina ci spostiamo a Goes, dove dopo la visita facciamo un giro sui canali con la bicicletta. Altra costante di questo viaggio: i giri quasi quotidiani con la bicicletta; d'altronde se non nei Paesi Bassi, dove?
Arriviamo quindi a Stellen Dam dove pernottiamo in un parcheggio sulla riva del mare.
Il 3 luglio visitiamo prima Dordrecht e poi ci trasferiamo al parco Kinderdijk, un area con diversi mulini a vento tutt'ora funzionanti, che in passato servivano per sollevare e allontanare l'acqua. Qui facciamo un giro in bicicletta per visitare due di questi mulini: molto interessante.

Ci spostiamo a Guode, utilizzando un piccolo traghetto per attraversare il braccio di mare che separa le due isole. Qui durante la visita acquistiamo il famoso formaggio. Da segnalare la chiesa di Sint Janskerk per le bellissime vetrate e il maestoso organo. Ci dirigiamo quindi a Delft, famosa per la ceramica bianca decorata con motivi blu. Infine raggiungiamo Den Haag, l'Aia, dove pernottiamo in un campeggio.
4 luglio. Giornata dedicata a Den Haag che raggiungiamo dal campeggio in bicicletta; circa 10km. Sbagliando strada ci troviamo alle spiagge di Schveningen. In città visitiamo un pò tutti i monumenti principali segnalati sulle guide. In particolare visitiamo la sala dei Cavalieri con la sede degli stati generali e assistiamo ad una seduta della Seconda Camera. Qui visitiamo anche il Binnenhof. Principalmente in Belgio, ma anche nei Paesi Bassi, in passato, era abitudine che le vedove si ritrovassero a vivere, ciascuna in un piccolo appartamento, all'interno di un quartiere con al centro una chiesa. Qui vivevano, lavoravano e si aiutavano reciprocamente. Pernottamento sempre al campeggio di ieri.

5 luglio. Lasciata Den Haag ci trasferiamo a Leida dove ... la cambusa e dove io mi mangio la mia arringa cruda quotidiana! Visitiamo Haarlem. Qui in particolare andiamo in un birrificio dove acquistiamo delle bottiglie di birra da portare con noi in Italia. Raggiungiamo il villaggio di Zaanse con i suoi mulini a vento colorati, ciascuno dedicato a un'attività artigianale: segheria, estrazione di olio, macinatura delle spezie, ecc. Un museo all'area aperta. Terminiamo la giornata a Marken, un villaggio su un'isoletta collegata al continente con una diga. Qui possono risiedere solo i discendenti dei vecchi abitanti. Qui prima di cena facciamo il giro dell'isola in bici. Durante il tragitto cado per fortuna con poche conseguenze! Pernottiamo al parcheggio all'ingresso del paesino e trascorriamo la serata in un bar del piccolo porticciolo.


6 luglio. Ci rechiamo al vicino paese Monninckem Dam e quindi a Volendam. Molto, molto carino. Da qui ci trasferiamo al campeggio di Amsterdam. Il campeggio è collegato con la metro direttamente al centro di Amsterdam. Già dal primo pomeriggio iniziamo la visita alla città: il Palazzo Reale, la DamRak, la piazza Dam, la Nieuwe Kerk, la Oude Kerk, il Waag, la Westermarkt e la Wester Kerk. Giriamo per il quartiere a luci rosse e infine ceniamo nel quartiere Jordan. Un acquazzone ci suggerisce di far rientro al camper.
7 luglio. Anche oggi visita ad Amsterdam. Mercato in Albert Gujpstraat, il mercato dei fiori, le Hofje in Lindengreht, il Begijnhof, la Brouwerg, le case del cosiddetto "gomito d'oro". Terminiamo la giornata in un tipico bar olandese il "Bruil cafè t'smale".


8 luglio. Lasciamo Amsterdam in direzione Horn. Una bella cittadina affacciata sul mare interno che ospita nel suo porto stupende barche a vela e velieri antichi; questi ultimi oggi utilizzati per crociere turistiche sul mare interno. Ci trasferiamo ad Enkhuizen per visitare il museo all'aperto con la ricostruzione di un villaggio dell'epoca. Nei vari edifici sono presentati i vari mestieri fra i quali l'affumicatore del pesce dove mangiamo un'ottima galinella e un'arringa. Pernottiamo nell'area attrezzata al porto e dopo cena visitiamo il centro del paese nel cui porto sono ospitate anche qui un gran numero di barche a vela, velieri e imbarcazioni d'epoca.




9 luglio. Anche oggi prua verso nord: direzione isola di Texel. Scesi dal traghetto ci rechiamo al bosco de Dennen dove troviamo un ottimo posto per il camper e inforchiamo le biciclette per un primo assaggio dell'isola. Percorriamo circa 35km nella natura. Ci trasferiamo con il camper in una spiaggia nei pressi di Ecomare, il centro di cura delle foche, dove trascorriamo alcun ore. Infine ci richiamo a nord dell'isola per pernottare in un micro campeggio nei pressi del faro.
10 luglio. Inizio giornata con perlustrazione della parte nord del'isola sempre in bicicletta. Quindi visita al faro e tentata visita alla birreria in quanto il lunedì non fanno visite guidate. Non ci resta che acquistare la famosa "bock" in un vicino supermercato. Lasciamo quindi l'isola di Texel e ci dirigiamo verso la "grande diga", diga lunga più di 30km che separa il cosiddetto mare interno dal mare del nord. La percorriamo in direzione est per recarci nei paesi di Bols Ward, Makkum, Warkum e infine Hindeloopen dove pernottiamo nel parcheggio del porticciolo turistico.





11 luglio. Dopo la visita mattutina al paesino, ci dirigiamo verso Sneek dove visitiamo la romantica, imponente ed elegante Waterpoort. Visitiamo quindi Leewarden con la famosa torre pendente, la Oldehove. In verità abbiamo notato che molti monumenti pendono. Crediamo questo sia dovuto a cedimenti strutturali causati dalla tipologia di terreno. Qui vediamo dall'esterno la casa dove ha vissuto i suoi primi anni di vita la famosa ballerina e spia "Mata Hari". Ci fermiamo per la notte a Dokkum in una bella area attrezzata sulle rive del canale circondati da imbarcazioni da diporto. Concludiamo la giornata con un bel giro in bicicletta.


12 luglio. Ci trasferiamo a Groningen. Città che visitiamo con le biciclette e che ci regala un rientro "bagnato" in camper. Questa cittadina ci delude. Ci trasferiamo a Giethoorn, un piccolo villaggio lacustre accessibile solo a piedi o con piccole imbarcazioni. Noi scegliamo di andare a piedi. Molto, molto carino. Ci dirigiamo a Staphorst che la guida dice che gli abitanti vivono solo di agricoltura come nell'800. A parte qualche donna con cuffia e gonna plisettata non notiamo nulla di quando descritto. Ci trasferiamo per la notte a Kampen che visitiamo prima di andare a dormire. Paesino molto accogliente.

13 luglio. Ci trasferiamo a Deventer con il suo bel centro storico e quindi a Zutphen con i sui bei palazzi, le stradine allegre e le sue due porte. Ci spostiamo quindi al Parco De Hoge Veluwe e precisamente nel paesino di Oterlo dove sostiamo in un piccolo campeggio. Dopo pranzo con le biciclette andiamo a prendere notizie per accedere il giorno successivo al parco. Proseguiamo la giornata con un gran bel giro in bicicletta nel verde.
14 luglio. E' una giornata uggiosa! Partiamo comunque, come farebbe qualunque olandese, con le biciclette per la visita del parco e del museo che ospita la seconda, per dimensioni, raccolta di opere di Van Gog. Durante il tragitto scorgiamo 2 caprioli, 2 leprotti, 5 cinghiali oltre a varie specie di uccelli. All'uscita del museo una pioggia scrosciante suggerisce a Nadia di recarsi, approfittando di una pausa, al camper. Io decido di andare a visitare la rimanente parte del parco. Così facendo arrivo al camper completamente bagnato! Ci trasferiamo al villaggio bianco di Thorn dove assistiamo a un concerto di tre bande internazionali giovanili e trascorriamo la notte nel parcheggio all'ingresso del paese.


15 luglio. Prima di intraprendere il viaggio di rientro visitiamo il paese di Thorn che è molto carino. Lungo il viaggio ci fermiamo alla Decathlon per acquistare un pò di materiali che ci serviranno nel viaggio in Albania. Ci fermiamo la notte a Klausen in Lechtal sulla strada per il Fernpass.
16 luglio. Di buon ora lasciamo Klausen per arrivare a Termon in mattinata, recuperare Mythos dall'officina di Stefano Zancanella e pranzare con gli amici Stefano e Flavio al campo prova del club di fuoristrada Four Runner Team.
Alcune considerazioni finali
Come detto in premessa non nutrivo alcuna aspettativa per questo viaggio. Al contrario ne sono stato favorevolmente colpito! Un paesaggio e una cultura molto diversi da quelli a cui siamo abituati: l'acqua, i canali, i ponti levatoi, l'ordine, l'educazione, il rispetto, il sistema di mobilità; in poche parole una lezione di civiltà! Prima o poi ci ritornerò.

martedì 22 agosto 2017

Albania fuoristrada 2017

Per il club di fuoristrada di cui sono socio, il Four Runner Team di Trento, quest'anno ho organizzato, con l'aiuto di Nadia, mia moglie, una trasferta nella terra delle aquile, l'Albania.

Il programma

I giorno - 9 agosto 2017
Trasferimento da Trento a Seline in Croazia dopo circa 700 km
II giorno - 10 agosto 2017
Trasferimento da Seline in Croazia a Shkoder in Albania dopo circa 530 km
III giorno - 11 agosto 2017
Prima giornata di fuoristrada con visita a Theth
IV giorno - 12 agosto 2017
Secondo giorno di fuoristrada sui monti a nord est con pernottamento in bivacco.
V giorno - 13 agosto 2017
Continuazione del percorso in fuoroistrada verso sud con pernottamento in albergo
VI giorno - 14 agosto 2017
Attraversamento del parco nazionale di Lura  e pernottamento in bivacco.
VII giorno - 15 agosto 2017
Attraversamento parco nazionale Mali i Dajtit e zona mineraria con pernottamento in bivacco.
VIII giorno - 16 agosto 2017
Attraversamento parco nazionale Shebenik Jabllanice con arrivo a Korce e pernottamento in albergo
IX giorno - 17 agosto 2017
Attraversamento parco nazionale Bredhi i Hotoves con arrivo a Gjirokaster e pernottamento in albergo
X giorno - 18 agosto 2017
Visita a Gjirokaster, trasferimento a Berat e pernottamento in albergo
XI giorno - 19 agosto 2017
Visita a Berat e trasferimento a Durazzo per imbarco sul traghetto
XII giorno - 20 agosto 2017
Sbarco ad Ancona e rientro a Trento dopo circa 455 km.

I partecipanti

Nove equipaggi:
1.      Alberto Massimo, Lorenzo Massimo
2.      Roberto Bailoni, Emanuela Paris
3.      Giorgio Marchioretti,
4.      Domenico Colotti, Marilina Cosentino
5.      Massimo Giovannini
6.      Massimo Mannucci
7.      Eros Schileo, Sabrina Battistella, Maddalena Schileo, Eva Schileo
8.      Nevio Gillardi, Giulia Paisan
9.      Walter Tomazzolli, Nadia Menapace

Il viaggio

9 agosto 2017
Giornata di composizione del gruppo e trasferimento lungo Slovenia e Croazia con arrivo al modesto campeggio di Seline come da programma.
10 agosto 2017
Durante il secondo giorno di trasferimento, il primo guasto meccanico alla macchina di Eros: un manicotto rotto in due punti. Con una riparazione di fortuna, non avendo trovato il ricambio lungo il tragitto, arriviamo a tarda ora a Shkoder.
11 agosto 2017
Mentre Eros, con l'aiuto dei proprietari dell'Hotel in cui siamo alloggiati, cerca di riparare il guasto, i restanti equipaggi si mettono alla prova con il primo tracciato fuoristrada. Capiamo subito che la media di 20 km/ora immaginata per i tratti in sterrato è un'utopia; ci sono tratti tecnici in cui la velocità scende anche a 1 o 2 km/ora. Il percorso, oltre a un bel fuoristrada ci riserva anche i primi bei panorami. Rientriamo in Hotel alle 20.00.

12 agosto 2017
Oggi faremo il primo campo. Partenza di buon ora dopo aver acquistato valuta locale. Inizio con un trasferimento su asfalto per poi ritrovare lo sterrato. Saliamo una mulattiera ormai dismessa con continui passaggi tecnici. Ad un certo punto una frana ci sbarra la strada; siamo costretti a cercare una via alternativa. Così facendo incontriamo un Defender 110 carico di bambini guidati da una suora dell'ordine di Maria Teresa di Calcutta. Facciamo la loro conoscenza e scattiamo alcune foto. Dopo cena il primo falò. In questa seconda giornata, più di ieri, ci siamo immersi nella realtà montana albanese: sembra un tuffo nel passato fatto di agricoltura e allevamento di sussistenza, abitazioni molto modeste, trasporti a mezzo asini. Si nota la totale mancanza della cultura ambientale; i rifiuti sono ovunque. Spesso le strade sterrate e dissestate che percorriamo sono strade di collegamento classificate come comunali o provinciali.

13 agosto 2017
Durante la notte piove. Fortunatamente senza problemi per gli equipaggi. Spiove poco prima di colazione. La giornata inizialmente uggiosa volgerà rapidamente al sereno. Percorriamo un lungo tratto di fuoristrada tecnico in quota dove il Terrano di Nevio si pianta. Con il Defender di Roberto risolviamo la situazione, ma per un attimo temiamo il peggio: il Defender di Roberto sembra avere le marce bloccate, non si muove! Fortunatamente si era solamente bloccato l'impianto frenante. Oggi pernottiamo in un Hotel di montagna.


14 agosto 2017
Iniziamo subito con lo sterrato che solo in pochi punti è tecnico. Attraversiamo il parco nazionale di Lura con i suoi laghetti in quota e gli splenditi panorami. Alla partenza dopo la pausa pomeridiana due problemi: la foratura di un penumatico del Defender di Roberto, subito risolta, e la rottura del supporto dell'ammortizzatore posteriore del Wrangler di Giorgio. Questo secondo guasto ci costringe per la seconda volta a dividere il gruppo. Giorgio e Walter cercheranno, e troveranno, un meccanico e un saldatore, e con il loro aiuto risolveranno il guasto; gli altri proseguono verso la meta serale. Facciamo campo in uno splendido alpeggio nel parco nazionale di Mali i Dajtit.

15 agosto 2017
Proseguiamo nel parco nazionale di Mali i Dajtit fino a raggiungere un avamposto militare in parte diroccato prima, e un'area mineraria dopo. In modo particolare l'area mineraria ci sorprende sia per la possibilità di transitarvi sia per la vetustà degli impianti. Nel pomeriggio, dopo aver pranzato in riva a un lago di montagna, segue un tratto di fuoristrada molto, molto tecnico in discesa. Ci accampiamo per la terza e ultima volta sempre in un alpeggio in quota.
16 agosto 2017
Siamo ai confini con il Kosovo prima e la Macedonia poi. Siamo nel parco nazionale Shebenik Jabllanice e incontriamo i laghi di Ohrid e Prespa. In quest'ultimo facciamo il bagno. Incrociamo un equipaggio italiano che percorre il nostro stesso itinerario (Massimo Giovale). Arriviamo nella cittadina di Korce, conosciuta come "la piccola Parigi" per il suo splendore negli anni '30. Ci sistemiamo nell'ottimo Hotel, la visitiamo di notte e ceniamo in un ottimo ristorante.


17 agosto 2017
Oggi percorreremo una variante rispetto al road-book che ci permetterà di raggiungere Gjrokaster attraverso un percorso sterrato. Dopo circa 10 km Massimo Mannucci propone una variante alla variante: un percorso nel greto di un torrente. Ci proviamo, ma dopo pochi chilometri dobbiamo rinunciare; una persona del posto ci dice che più oltre la strada è interrotta. I paesaggi sono sempre molto belli. Arrivati a Gjirokaster l'Hotel ci delude non poco. Ci consoliamo con un'ottima cena in un ristorante panoramico. Accanto a noi cena l'ambasciatore giapponese!

18 agosto 2017
Mattinata dedicata alla visita di Gjrokaster: castello e casa tipica del 1700. Sulla pista per Berat, incrociamo un altro equipaggio italiano: una coppia con due gemelli di quattro anni che ci suggeriscono un percorso per il giorno seguente. prima di raggiungere Berat facciamo un brindisi di saluto allo sterrato albanese. Domani infatti non avremo tempo per percorrere la pista suggerita da Antonella e Emanuele. Arriviamo a Berat dove pernottiamo nel miglior Hotel del viaggio. A cena riusciamo a spendere l'astronomica cifra di 20,00 € a tesa!

19 agosto 2017
Ultimo giorno in terra albanese. Visitiamo Berat: la moschea, il centro storico, la fortezza con la cittadella al suo interno e due chiese bizzantine. Poco dopo le 11.00 partiamo alla volta di Durazzo, dove dopo un pranzo in un ristorante nella zona balneare e un' estenuante attesa nel piazzale riusciamo a imbarcarci in quello che per la mia esperienza sarà uno dei peggiori traghetti su cui sia mai salito. Se non bastassero l'incapacità di imbarcare i mezzi, i servizi inesistenti, la scarsa pulizia, sorprende la quantità di persone che bivaccano in ogni angolo della nave: sembra di essere in un campo di accoglienza!
20 agosto 2017
Trascorsa la notte in tranquillità nelle nostre cabine, aspettiamo pazientemente sul ponte l'attracco a lo sbarco al porto di Ancona. Verso le 16.00 siamo finalmente sul suolo italiano. Domenico e Marilina non proseguono con noi il viaggio di rientro; si fermano ancora un giorno al mare. In autostrada alla prima area di sosta ci fermiamo per consumare un frugale pasto al sacco. Roberto cucina gli ultimi wurstel rimasti. Il viaggio di rientro non riserva particolari sorprese; solo un pò di rallentamenti prima di Bologna. Alle 23.00 siamo tutti rientrati nelle proprie case.

Considerazioni
Il viaggio è stato molti interessante sia dal punto di vista fuoristradistico, ma soprattutto dal punto di vista conoscitivo. Accanto ai bei tracciati in fuoristrada e ai bei panorami e a qualche bella città infatti abbiamo avuto modo di intravvedere le situazioni di vita degli abitanti. Da un lato la realtà rurale e montana simile alla nostra di alcuni decenni or sono, dall'altro quella urbana comunque ancora lontana dai nostri standard. L'economia agricola di sussistenza, la povertà delle abitazioni e degli edifici in genere, le automobili e i furgoni Mercedes, gli asini, le pecore, le capre, le mucche, i rifiuti in particolare nel nord del paese sono state le costanti di viaggio accanto ai bei panorami. Gli incendi boschivi sono stata un'altra costante del viaggio; ci siamo fatti l'oppinione che questi siano di origine dolosa.
Certamente un viaggio oltre ogni aspettativa.
Qui il video girato e montato da Massimo Mannucci.