mercoledì 26 aprile 2017

Due Mari, o quasi, in fuoristrada 2017

Complice la mancanza di neve e la fiera di veicoli fuoristrada di Rimini, propongo a Stefano di recarci sabato 22 aprile alla fiera e poi di tentare di approfittare del ponte del 25 aprile per seguire le traccie del raduno di fuoristrada denominato "Due Mari".
A Stefano l'idea piace, quindi inizio l'organizzazione dell'escursione che sarà all'insegna dell'avventura e in completa autonomia: solo una traccia scaricata da wikiloc.
Per questa escursione, non avendo ancora completato l'arredamento interno di Mythos, opto per il noleggio di una tenda da tetto. Allo scopo mi rivolgo all'amico Michele Zucal del sito www.vivishare.it.
Cerco di coinvolgere, con successo l'amico Massimo; che vorrebbe andare in Corsica, ma che rinuncia per venire con noi. Stefano convince lo zio Alberto; per lui sarà la prima volta di molte cose!
In definitiva il gruppo è composto da quattro equipaggi: Stefano con la figlia Elena e la sua Land Rover Discovery allestita per pernottare all'interno, Alberto con la sua Land Rover Defender allestita velocemente per pernottare all'interno, Massimo con il figlio Marcello e la sua Land Rover Defender attrezzata per l'occasione con un interessante brevetto di tenda da tetto, e infine io con mia moglie Nadia e il nostro fidatissimo Mythos, un Land Rover Defender con installata, come detto per l'occasione, una tenda da tetto.


Non sappiamo cosa ci aspetta, se non che la traccia è lunga circa 450 km, che abbiamo con noi due bimbi piccoli, Elena ha sette anni e Marcello otto, e che il gruppo sembra ben affiatato. Detta così potremo sembrare degli irresponsabili!
Visitata la fiera, che ci delude molto, verso le 17.00 iniziamo il nostro viaggio con l'obiettivo odierno di macinare i primi chilometri di asfalto, mettere le ruote sullo sterrato e fare campo.
Arrivati sullo sterrato il secondo imprevisto della giornata. Il primo è stata la perdita in autostrada di quattro su cinque bulloni della ruota anteriore sinistra del Discovery di Stefano. La strada sterrata è interrotta da una frana; chiediamo informazioni a un ragazzo del posto, che possiede un Defender, che ci indica la strada e un luogo dove accamparci.

E' freddo e c'è vento; non ci perdiamo d'animo e cuciniamo la nostra prima cena: pasta con i sughi pronti della TrentinaAceti di proprietà dell'amico Alberto. Dopo cena, ci infiliamo subito nei sacchi a pelo a causa del freddo.
Per alcuni la notte è stata piacevole, per altri, Alberto, un pò meno; d'altronde lui è abituato agli hotel a cinque stelle, non ai campi a 500.000 stelle!
Colazione e si parte.
La giornata si svolge fra tratti di mulattiere impegnative, sterrati veloci, brevi trasferimenti su asfalto e panorami mozzafiato. Troviamo il tempo per alcune pause ristoratrici e per la visita di alcuni paesini.


Per la cena e il pernottamento cerchiamo invano sul tracciato un agriturismo. E' abbastanza tardi, quando decidiamo di cenare in un ristorante con qualcosa di tipico. Lo troviamo e troviamo anche un buon posto per fare campo e trascorrere le notte.

Anche il secondo giorno inizia. Colazione e partenza. Sterrati veloci, qualche tratto impegnativo, panorami sempre molto belli. Visitiamo anche Pienza e ci fermiamo in un campeggio nei pressi di Montalcino. Per cena pasta con il ragù di carne preparato da Nadia. Questa sarà la notte più umida e fredda del viaggio, nonchè l'ultima.
Ci mancano 130 km a Follonica e nel primo pomeriggio dobbiamo iniziare il viaggio di rientro. In verità non tutti. Massimo e il figlio Marcello si recheranno all'isola d'Elba dove soggiorneranno fino al primo di maggio. Beati loro!
Dopo la colazione e il doveroso acquisto del rinomato Brunello si parte subito con una mulattiera impegnativa seguita da sterrati veloci.

Alle 13.15, in mezzo ad un bosco decidiamo di pranzare. Dopo un consulto decidiamo di interrompere l'escursione e avviarci verso casa. Elena mercoledì dovrà andare a scuola e non possiamo fare troppo tardi. Terminato il pranzo ci salutiamo con gli amici Massimo e Marcello.
Purtroppo nonostante i buoni propositi ci troviamo imbottigliati in colonna. Per farla breve arriviamo a destinazione a Trento circa alle 23.00 e a Cles poco prima della mezza notte.
Fin qui la descrizione. Ora le emozioni.
L'esperienza è stata appagante da tutti i punti di vista: umano per le persone, bimbi compresi, che vi hanno partecipato; turistico per i luoghi, i panorami, le città e i paesi toscani unici; fuoristradistico per la varietà e il livello del percorso; costruttivo nel senso della verifica dell'efficacia delle modifiche apportate a Mythos.
Ad ogni viaggio in fuoristrada, questo è il terzo, cresce in me il piacere, l'appagamento e la soddisfazione nonchè, al termine, il desiderio di ripartire al più presto insieme alle persone con le quali viaggio dopo viaggio stà crescendo un rapporto sempre più importante.
In questo viaggio si è creato, per me qualcosa di speciale che forse è in relazione al mio stato d'animo attuale: il rapporto con i figli di Massimo e Stefano, Marcello e Elena.
Qui il video realizzato dall'amico Massimo.
Arrivederci alla prossima avventura.