venerdì 31 luglio 2015

Mythos - La rinascita

Come già descritto in un precedente post, il mezzo che ho acquistato è stato oggetto di predazione da parte dei precedenti proprietari, i carabinieri, per riparare altri veicoli. Per questa ragione Mythos necessità di un lavoro di "ricostruzione", ovvero di eliminazione di accessori inutili per l'attività civile e installazione degli accessori obbligatori per la re-immatricolazione. Successivamente sarà necessario allestire il mezzo in funzione della sua destinazione d'uso: l'esplorazione off-road.
Dall'inizio del 2015 scrivo su questo blog quale forma di archiviazione di parte di ciò che faccio e penso. Ho quindi deciso di utilizzare il blog per descrivere e documentare il lavoro di ricostruzione prima e preparazione poi.
Partiamo dall'inizio. Perchè il nomignolo "Mythos"?
Fin da giovane sono appassionato di veicoli fuoristrada e delle attività ludiche che con essi si possono fare. In particolare, complice il Chamel Trophy, sono sempre stato attratto dal Land Rover Defender e dall'esplorazione. Recentemente, da un paio di anni, questa passione, grazie al Four Runner Team e al Geckoffroad, è ritornata in superficie e ho iniziato a cercare nel mercato uno di questi mezzi. Ogni qualvolta incrociavo o vedevo un defender, se ero accompagnato, mi rivolgevo alla persona che era con me con la frase "Guarda il mito!" Gioco forza quando l'ho comprato non ho potuto che chiamarlo "Mythos"!
Ecco come si presentava al momento dell'acquisto:


Detto questo passiamo ai lavori.
Fase 1 - Ricostruzione
Prima attività - Smontaggio di tutto ciò che non serve.
In questa attività mi sono concentrato nello smontaggio di ciò che rimaneva dell'installazione "militare" del veicolo: sirene, lampeggianti, supporti per armi, ecc. e dei relativi cablaggi. Il cofano, su suggerimento di Stefano, è stato tolto per poter lavorare con maggior libertà di movimento.

Seconda attività - rimozione adesivi
Qui le cose si sono un pò complicate. Infatti oltre a dover togliere i classici adesivi dei carabinieri è stato necessario rimuovere la vernice che gli stessi hanno utilizzato per coprire tali adesivi. Per la rimozione degli adesivi ho utilizzato il classico phone da carrozzeria e un disco da montare su trapano: strumento eccezionale.
Per la vernice ho dovuto utilizzare del diluente nitro e tanto, tanto, "olio di gomito"! Il risultato è discreto; il passaggio successivo sarà quello di lucidare tutta la carrozzeria.

Terza attività - Acquisto pezzi di ricambio
Durante l'attività di smontaggio ho fatto l'elenco dei pezzi di ricambio mancanti e ho iniziato la ricerca. Ho trovato quasi tutto dall'Autodemolizioni Rigotti di Trento. Quello che manca ancora lo acquisterò on-line da Raptor4x4.
All'ultimo momento, visto anche il preventivo, ho deciso di sostituire, invece di riparare, anche il tetto. Quello originale presentava diversi fori dovuti all'allestimento militare; invece di tamponarli ho deciso di sostituirlo.
Quarta attività - Cablaggio impianto elettrico
Ebbene si, per togliere i diversi pezzi, l'arma, ha pensato bene di tagliare direttamente i cavi di collegamento. Prima quindi di procedere all'installazione di frecce, posizioni, ecc. ho dovuto saldare dei nuovi connettori.
Quinta attività - Lucidatura carrozzeria
In questa prima fase ho deciso, per questioni di tempo e economiche di non riverniciare il mezzo. Ho quindi provveduto alla lucidatura.
Sesta attività - sostituzione del tetto
Come detto ho ritenuto di sostituire il tetto originale con troppi fori con un'altro.
 
Settima attività - montaggio ricambi
Finalmente si inizia a montare gli accessori che sono stati tolti o perchè mancanti o perchè rotti.


Ottava attività - verniciatura paraurti e gancio traino
Il paraurti anteriore presenta un piccola ammaccatura e qualche punto di ruggine, quello posteriore dell'ossidazione superficiale. Ho deciso di togliere l'ammaccatura e riverniciare il tutto.

Nona attività - rimozione ossidazione superficiale dalle portiere
L'esame accurato dello stato di conservazione delle portiere anteriori ha evidenziato alcuni punti ossidati superficialmente. Ho quindi provveduto alla rimozione dell'ossido, all'esecuzione di una piccola saldatura a TIG e alla riverniciatura. Fatto ciò ho installato i pannelli di rivestimento e le varie manopole.

Decima attività - sostituzione tessuto del rivestimento interno del tetto
Giunti a questo punto ho deciso di fare un'ulteriore lavoro non previsto inizialmente; la sostituzione del tessuto del rivestimento interno del tetto. Il tessuto infatti in più punti era ormai distaccato dal suo supporto.
Undicesima attività - Revisione meccanica
Ora la palla passa a Stefano per la revisione meccanica: sostituzione pompa freni, braccetto idroguida, cinghia distribuzione e revisione generale.
Dodicesima attività - Reimmatricolazione
Mythos pronta per la visita di re-immatricolazione



Dopo l'odissea della re-immatricolazione, ecco Mythos con le nuove targhe.


mercoledì 22 luglio 2015

Punta di Lasa - Val Martello

Domenica scorsa abbiamo deciso di salire la Punta di Lasa, già salita due volte con gli sci d'alpinismo.
L'ambiente estivo, ovviamente, è molto diverso da quello invernale, ma comunque piacevole.
L'intero itinerario si svolge seguendo il sentiero n. 5 e presenta u dislivello di circa 1350 m. Si parte infatti circa a quota 1950 per arrivare ai 3350 circa della cima. La salita è sostenuta lungo tutto l'itinerario.
In discesa abbiamo percorso la valle parallela così da fare un giro ad anello.
Il maso che si trova alla partenza è l'abitazione più alta in quota in Alto Adige abitata tutto l'anno. Qui fanno servizio di ristorante.

lunedì 13 luglio 2015

Above and Beyond

Ieri sera è arrivato nella sua nuova casa Mythos!
Un Land Rover Defender 90 motorizzato con il mitico 300 TDI!
Il mezzo, un ex militare, è in perfette condizioni e con veramente pochi chilometri al suo attivo. Purtroppo, come spesso accade per questo tipo di provenienza, molti pezzi sono stati tolti per riparare altri veicoli. Devo farmene una ragione, acquistare e montare tutto quello che manca.
Adesso inizia il lavoro di sistemazione per poterlo re-immatricolare e utilizzare.
Sono felice di intraprendere, dopo molti mesi di ricerca, questo nuovo progetto!
Ringrazio Stefano Zancanella dell'Officina Zancanella di Trento per la consulenza nelle fasi di scelta del mezzo, per il trasporto dello stesso dal venditore alla nuova casa, per il supporto tecnico in queste prime fasi di programmazione dei lavori e per il supporto che sò mi fornirà durante il proseguo del progetto.
Con Stefano abbiamo pianificato la sequenza dei lavori da eseguire. In questa prima fase ne eseguirò una parte io, poi toccherà a lui proseguire con gli interventi specialistici, ancorché sono veramente minimi.

Via ferrata F. Gadotti

Ieri con Nadia abbiamo percorso la via ferrata F. Gadotti che nel suo percorso permette di raggiungere tre cime: il Sasso delle 12, il Sass Aut e Punta Vallaccia.
L'itinerario ad anello inizia e termina nel pressi del Ristorante Soldanella in Val S. Nicolò a Pozza di Fassa.
La via ferrata è classificata facile, ma non è per nulla banale. E' ben protetta, ma presenta molti passaggi delicati. Alterna tratti attrezzati a tratti non attrezzati, mai difficili, ma in cui è necessaria attenzione. Diversi tratti del percorso sono su sentiero.
Complessivamente molto bella, con stupendi panorami sulla val di Fassa e sui monti tutt'attorno.
Nel rientro ci siamo fermati al rifugio Vallaccia, che da quest'anno, a detta dei proprietari, dovrebbe rimanere aperto anche per la stagione scialpinistica.

domenica 5 luglio 2015

Marmolada - Punta Penia - Ferrata cresta ovest

Ieri abbiamo partecipato a una gita della sezione SAT di Cles alla Punta Penia in Marmolada. L'escursione prevedeva la salita alla vetta dalla via ferrata della cresta ovest e la discesa dalla via normale, con partenze e arrivo da Pian dei Fiacconi.
L'uscita si è svolta regolarmente con una giornata serena e molto calda. Ottima compagnia; una trentina di soci SAT.
Personalmente non ho molto apprezzato la via ferrata; in pochissimi punti vi era la possibilità di progredire senza utilizzare il cordino, le staffe e i pioli. Inoltre la roccia era molto scivolosa, in particolare nelle zone in cui questa era bagnata. Molto bello l'ambiente e il panorama, in particolar modo in vetta.
Purtroppo ho dimentica la fotocamera a casa. Spero di recuperare qualche immagine scattata dai compagni di gita.
Ottima giornata!