sabato 16 aprile 2016

Stazione di navigazione per Mythos

Nella fase iniziale di preparazione del mezzo avevo pensato di dotare Mythos di una console di navigazione minima costituita da un ricevitore gps Garmin GPSMAP 60 csx e un tablet. Due sistemi autonomi e indipendenti
Purtroppo il tablet è un Ipad. Questo significa applicativi dedicati e difficoltà di comunicazione con tutto ciò che non è Apple. In aggiunta a ciò sono un utilizzatore storico del software di navigazione oziexplorer con il quale mi trovo molto bene. Per inciso esiste una versione di tale software anche per i tablet, ma solo con sistema operativo Android.
In preparazione del viaggio che a breve faremo in Slovenia ho quindi realizzato un supporto per il notebook. Il computer è collegato al ricevitore gps Garmin e in tale configurazione permette la navigazione in tempo reale.

Questa soluzione è stata testata da Sara, mia figlia, in occasione della sua partecipazione alla prima prova 2016 del CapTrophy. La soluzione risulterebbe adeguata se non fosse per la difficoltà di salita e discesa dal mezzo da parte del navigatore.
Partendo dal prototipo in foto ho quindi realizzato un supporto che permette la chiusura a libro per facilitare appunto la salita e la discesa dal mezzo da parte del navigatore.


Testeremo la praticità di questa soluzione durante il viaggio a fine mese. Se supererà il test completerò il supporto con la verniciatura.
Aggiornamento post viaggio
Per motivi contingenti, Sara ha partecipato al viaggio con un proprio mezzo sul quale ho installato il tablet, la stazione era composta dal solo pc collegato al ricevitore gps.
Il supporto del pc e del ricevitore funziona molto bene. La cartografia utilizzata con Oziexplorer era alquanto lacunosa. In verità tutte le carte di cui disponevamo, sia cartacee sia elettroniche lo erano.
In sintesi posso dire di essere soddisfatto della soluzione, anche se la prossima volta utilizzerò in abbinata il tablet.

venerdì 8 aprile 2016

Allestimento interno Land Rover Discovery

L'amico Stefano qualche mese fà mi ha chiesto aiuto per migliorare l'allestimento interno del suo Land Rover Discovery.
Le specifiche richieste erano abbastanza stringenti. In particolare doveva essere salvaguardato il numero originale (5) di posti a sedere in assetto di marcia. Inoltre l'allestimento doveva essere rimovibile con relativa facilità e impiegando poco tempo.
L'allestimento esistente era formato da due casse poste nel vano bagagli e da due pannelli indipendenti fissati sullo schienale dei sedili posteriori che si aprivano a libro quando i sedili sono in posizione reclinata. In tal modo reclinando i sedili si forma un piano utilizzabile come letto.
Alla luce delle specifiche, l'allestimento realizzato sfrutta la stessa impostazione del precedente con alcune piccole modifiche. Le casse sono state trasformate in cassettoni con apertura sia frontale mediante idonei binari, sia superiore mediante sportelli ad apertura a libro. Il pannello fissato sullo schienale dei sedili posteriori è stato reso solidale, quando in posizione di apertura, con le casse. In tal modo il piano risultante, che funge da letto, è maggiormente stabile. Il sistema di ancoraggio delle casse, precedentemente a cinghie, è stato sostituito utilizzando un incastro sul lato del portellone posteriore e un tirante sul piano di carico sul lato verso i sedili posteriori.
Il tutto è poi stato verniciato a poro chiuso con una tinta il più simile possibile a quella dei rivestimenti interni del veicolo.
Il risultato è questo:




Aggiornamento
Da tempo Stefano desiderava realizzare un tavolino da applicare all'interno del portellone posteriore. Considerata la disponibilità di un pò di spazio, abbiamo optato anche per la realizzazione di due piccole "tasche". Questo è il risultato:
...

lunedì 4 aprile 2016

Realizzazione impianto aria compressa su Mythos

Il desiderio di disporre di un impianto per la produzione di aria compressa per poter adeguare la pressione dei pneumatici ai vari terreni che di volta in volta si affrontano in percorsi di fuoristrada mi ha spinto a progettare e realizzare tale impianto su Mythos.
Per prima cosa mi sono rivolto al mio centro di rottamazione di fiducia per cercare un compressore; ho trovato un Wabco originariamente installato su una Mercedes per regolare la pressione delle sospensioni. Ho controllato, è lo stesso che monta anche il Rang Rover.
Questo compressore è dotato di serie sia di un essiccatore sia di una elettrovalvola per lo scarico della pressione residua. Entrambi sono solidali con il corpo del compressore e non possono essere tolti. Quindi ho deciso di utilizzare tale valvola per lo scopo per cui è stata realizzata e assemblata. Purtroppo la valvola funziona al contrario di quanto succede di prassi; scarica l'aria dalla testa del compressore quando viene alimentata. Questo mi ha costretto a chiedere ad un amico di costruirmi un piccolo circuito per fare funzionare la valvola, ma al contempo non avere parti in tensione quando spengo l'interruttore in cabina.
Mi sono quindi rivolto a un altro amico, socio di una ditta di servizi antincendio, per recuperare l'involucro di un estintore a polvere da utilizzare con la funzione del serbatoio. Qui il secondo problema: trovare un raccordo di riduzione fra il filetto metrico dell'estintore e il filetto gas dei raccordi dell'impianto dell'aria. Risolto tramite una ditta specializzata nella produzione di tale tipologia di raccorderia.
Infine ho acquistato le tubazioni, i raccordi e gli accessori elettrici.
Per la parte elettrica, oltre al circuito di cui sopra,  mi sono procurato un relè, un fusibile con relativo supporto e un interruttore a leva con led. Per la parte pneumatica ho preso una valvola di non ritorno per scaricare la parte di impianto a monte del pressostato, così che il compressore parta sempre scarico, un pressostato differenziale, due connettori a baionetta, una valvola di sicurezza e raccordi vari.
Non ho utilizzato il classico sistema di pressostato da compressore domestico o industriale, optando per un pressostato differenziale semplice.
Ho quindi realizzato le staffe di supporto del serbatoio e i vari fori per alloggiare, mediante dei silentblok il compressore.
Prima del montaggio su Mythos ho testato il tutto al banco.
Questo è il risultato.