Sabato dopo aver ricevuto una pessima notizia sul fronte lavorativo, decidiamo di partire alla volta della Val Aurina con l'intenzione di salire il giorno seguente la Vetta d'Italia.
Giunti a Brunico, si ripresenta il problema del cambio del camper: la quinta marcia non rimane inserita. Decidiamo comunque di proseguire sino alla meta.
Giunti sul posto il mio morale è sotto i piedi. Lo sò c'è di peggio, di molto peggio, ma quando una cosa si aggiunge a un'altra, ed entrambe per me sono importanti, non è sempre facile reagire positivamente.
Chiediamo a una persona del posto se a suo dire era consigliabile effettuare la salita alla meta che avevamo in mente. Ci consiglia un'altro percorso e ci autorizza a dormire nel parcheggio privato del suo hotel. Che fortuna.
La domenica mattina presto ci svegliamo, il mio morale è sempre peggio. Decidiamo di partire seguendo due scialpinisti locali. C'è un pò di vento ed è coperto.
Giunti a 2900 m di quota decidiamo di rinunciare un pò per il vento eccessivo, un pò per la mia stanchezza, forse dovuta al morale sotto i tacchi, e un pò per l'indisposizione di Nadia.
Rientriamo al camper, per usare un detto locale "con le pive nel sacco".
Rientrati alla base portiamo il camper dal meccanico che aveva fatto la precedente riparazione che promette di verificare ed eseguire quanto necessario già domattina.
Speriamo bene ...
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