martedì 29 settembre 2020

Abruzzo 2020

In questo inizio di autunno Nadia ed io abbiamo deciso di concederci una breve vacanza. Come meta abbiamo deciso l'Abruzzo, regione che avevamo visitato diversi anni or sono per praticare lo scialpinismo. Immaginiamo di salire alcune montagne, di visitare alcuni paesi e monumenti, nonché di trascorrere un po' di tempo al mare. Ci affidiamo alle guide "Abruzzo" del "Touring Club Italiano" e "Obiettivo Abruzzo e Molise" edito da "Le Vie del Camper".

20 settembre 2020

Decidiamo di partire la domenica mattina dopo aver esercitato i nostri diritti di cittadini; alle 07:30 siamo già in viaggio. Veloce trasferimento, si fa per dire arriviamo alle 13:30, fino al Santuario della Madonna dello Splendore a Giulianova. Ci concediamo una prima breve passeggiata in riva al mare nei pressi di Roseto degli Abruzzi e poi ci trasferiamo ad Atri per visitare la cattedrale con i suoi stupendi affreschi e il suo bel chiostro.

L'obiettivo di oggi è arrivare all'Osservatorio di Campo Imperatore sul Gran Sasso, dove arriviamo alle 20:00 nel buio totale.

Percorsi 708 km

21 settembre 2020

Ci svegliamo abbastanza presto per iniziare l'escursione verso le 07:00. Poco prima delle 09:30 siamo in vetta al Corno Grande sul Gran Sasso. Panorama stupendo anche se il cielo è leggermente nuvoloso. Dopo pranzo ci dirigiamo verso L'Aquila per visitare la chiesa di San Bernardino da Siena, la Basilica di S. Maria di Collemaggio, la fortezza Spagnola e la fontana delle 99 cannelle.

Al termine della visita ci dirigiamo a S. Clemente a Casauria per visitare l'abbazia che però scopriamo essere chiusa, e non sarà l'unica. Ci trasferiamo per la notte alle sorgenti del Pescara nel comune di Popoli.

Percorsi 132 km



22 settembre 2020

Iniziamo la giornata con una passeggiata nella riserva delle Sorgenti del Pescara. Successivamente visitiamo la Chiesa di San Pelino e poi verso l'Abbazia di Santo Spirito al Morrone che troviamo chiusa a causa dell'emergenza COVID. A questo proposito faccio un inciso. All'ingresso dell'abbazia, che in gran parte è occupata da uffici, troviamo due addette che ci informano che a causa dell'emergenza sanitaria in corso l'abbazia è aperta solo alcuni giorni la settimana e per poche ore. Sinceramente non capisco quale rischio ci possa essere nell'effettuare la visita: siamo solo mia moglie ed io, ed ancor più non capisco a cosa servano due persone che stazionano all'ingresso di un monumento che non si può visitare.

Proseguiamo con la visita al vicino tempio di Ercole. Qui alcuni locali ci fanno notare in valle il Campo 78, un campo dove durante la seconda guerra mondiale venivano internati gli ebrei per essere poi trasferiti nei campi di sterminio.

Pranziamo a Sulmona assaggiando i famosi arrosticini, veramente buoni! Visitiamo la città ed al termine ci dirigiamo verso il lago di Scanno attraverso le gole del Sagittario. Un tratto di strada molto bello. Lungo le gole ci fermiamo al lago di San Domenico. Pernottiamo in un parcheggio in riva al lago di Scanno.

Percorsi 67,6 km



23 settembre 2020

Come prima cosa acquistiamo a Scanno dei dolci locali e poi ci dirigiamo verso il paese di Barrea su una strada molto panoramica che attraversa il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Visitiamo il bel borgo con il suo castello. Successivamente visitiamo il paese di Pescocostanzo con le sue ampie vie ed i bei palazzi. Visitiamo quindi il borgo di Caramanico Terme che rispetto ai precedenti ci delude un po'. A questo punto facciamo rotta verso la Maiella dove visitiamo prima l'eremo di San Bartolomeo e poi, solo esternamente perché chiuso, l'eremo di Santo Spirito. Pernottiamo in un parcheggio al Passo Lanciano.

Percorsi 175 km



24 settembre 2020

Giornata dedicata all'escursione sui monti della Maiella. Ci dirigiamo con il camper al rifugio Pomilio dove iniziamo l'escursione verso il Monte Amaro. Non abbiamo l'obiettivo di raggiungere questo monte perché l'escursione sarebbe troppo lunga; circa 25km. Ci fermeremo sulla cima del Monte Focalone a 2676m di quota. Al termine della giornata avremo percorso circa 18km.

Dopo aver pranzato ci dirigiamo all'Abbazia di San Giovanni in Venere dove pernotteremo nel parcheggio.

Percorsi 88 km



25 settembre 2020

Dopo aver visitato l'abbazia con il bel chiostro dedichiamo la giornata al mare. Prima trascorriamo alcune ore nella spiaggia di Punta Aderci e poi percorriamo parte della ciclabile della costa dei trabocchi. Veramente molto bella.

Terminata l'escursione in bicicletta ci trasferiamo all'interno e ci fermiamo al campeggio Kokopelli, un campeggio "atipico" nel comune di Serramonacesca gestito da un inglese.

Percorsi 114 km



26 settembre 2020

Iniziamo la giornata con la visita all'Abbazia di San Liberatore a Maiella. Visitiamo il Santuario del Volto Santo e la Basilica di Santa Maria Arabona. Vediamo dall'esterno, perché chiuse, la chiesa ortodossa di Villa Badessa, la chiesa di Santa Maria del Lago e la chiesa di Santa Maria in Piano. Dedichiamo la restante parte della giornata a tre borghi che però ci deludono per il loro stato di conservazione: Loreto Aprutino, Penne e Città Sant'Angelo.

Decidiamo di recarci sulla costa per una cena a base di pesce che consumiamo al ristorante "La Ricciola" di Roseto degli Abruzzi. Pernottiamo in un parcheggio in riva al mare a Giulianova.

Percorsi 163 km



27 settembre 2020

Giornata dedicata al viaggio di rientro. Arriviamo a casa verso le 16:00. La vacanza è terminata.

Percorsi 577 km

Qui la slideshow con le immagini più significative del viaggio.

La vacanza per me

Durante i giorni di permanenza in Abruzzo ho cercato di mettere un po' più a fuoco cosa significa per me essere in vacanza. Un verbo e un sostantivo descrivono bene il mio approccio: esplorare e scoperta. Possono sembrare due parole ormai desuete in un mondo in cui praticamente tutto è stato scoperto ed esplorato. Si certamente, ma non da me. E' diverso leggere la descrizione di un luogo, guardare l'immagine di un monumento o di una montagna dal guardare con i propri occhi, ascoltare con le proprie orecchi, annusare con il proprio naso, camminarvi con i propri piedi. Esplorare da soli luoghi non conosciuti direttamente, anche se documentati sul web, sulle guide o su resoconti, comporta inoltre il doversi confrontare talvolta con l'incertezza e con l'ignoto. Se questo da un lato affina alcune abilità, utili anche nella vita quotidiana, dall'altro implica una dose aggiuntiva di energia fisica e psichica. Ma che esplorazione e scoperta sarebbero senza una certa dose di incertezza e di ignoto?

Perché esplorare e andare alla scoperta di luoghi e persone? La risposta potrebbe essere: per conoscere. Ma in verità credo che per poter dire di conoscere almeno un po' un certo luogo, le persone che lo abitano, i loro usi e costumi, bisognerebbe abitarvi per un certo tempo. Non potendo abitare tutti i luoghi che visito, mi accontento di vedere i paesaggi e le opere dell'uomo, di ascoltare le voci, i suoni ed i rumori, di fiutare i profumi e gli odori e attraverso questi cercare di farmi un'idea, seppur superficiale e forse talvolta sbagliata, del luogo che visito. Entrare in contatto con luoghi, persone, usi e costumi diversi dai propri permette di ampliare i propri orizzonti e relativizzare ciò che magari crediamo assoluto. Senza per questo rinunciare o abdicare ai propri valori, al proprio credo, al proprio modo di pensare, che in ogni caso si arricchiscono di altri punti di vista.

Ma in fondo perché faticare per salire una montagna non conosciuta, impiegare tempo e denaro per visitare quel paese, quel monumento, quel luogo, rischiare per fare quel passaggio a piedi, in camper o in fuoristrada? Perché non trascorrere il tempo in modi meno "impegnativi" e talvolta forse più sicuri? Perché in fondo questo è ciò che mi appaga e mi dà soddisfazione.

lunedì 7 settembre 2020

Camperizzazione Jeep Grand Cherokee

Sara, mia figlia, e Pierluigi, il suo compagno, all'inizio dell'estate mi hanno chiesto di aiutarli a camperizzare il loro fuoristrada.

I requisiti richiesti non erano pochi:

  • rimovibile e modulare;
  • impianto elettrico ausiliario;
  • impianto acqua potabile;
  • impianto aria compressa;
  • tenda da tetto;
  • veranda chiusa;
  • radio CB;
  • frigorifero;
  • prese 12v e USB
Dopo un'estate di lavoro le immagini che seguono mostrano il risultato.

















Una breve descrizione dell'allestimento.
  • impianto elettrico ausiliario completamente separato dall'impianto principale e composto da:
    • batteria ausiliaria
    • sei prese USB (quattro anteriori e due posteriori lato passeggero);
    • tre prese 12v (una per lato e una posteriore);
    • alimentazioni distinte e protette da fusibile per: radio CB, frigorifero, compressore, pompa acqua, luci interne, faro lavoro, fari di profondità;
    • due punti luci interni;
  • impianto idraulico composto da un serbatoio della capacità di 80l di acqua potabile, pompa con vaso di espansione e tre attacchi rapidi per prelevare l'acqua (due ai lati ed uno posteriore);
  • impianto aria compressa composta da due serbatoi della capacità totale di 5l, un compressore e due attacchi rapidi per prelevare l'aria (ai lati);
  • impianto radio CB;
  • mobilio composta da: un cassetto per gli attrezzi, un cassetto per il frigorifero, un cassetto per la cambusa, due gavoni per il vestiario, un gavone per il serbatoio dell'acqua, due piani di lavoro ribaltabili;
  • tenda da tetto;
  • veranda laterale chiusa sui sei lati.
Ora non rimane che il collaudo!

lunedì 31 agosto 2020

Friuli Venezia Giulia: una scoperta del 2020

La trasferta di sci alpinismo in Norvegia in marzo è stata annullata, così il viaggio in Andalusia; quest'ultimo per il secondo anno di seguito. Le altre destinazioni dei nostri obiettivi non sono al momento raggiungibili a causa della situazione sanitaria.

Abbiamo voglia di staccare dal lavoro e dalla quotidianità, ma dove andare? Cosa visitare?

Nadia lancia l'idea di visitare il Friuli Venezia Giulia: accetto. E' una regione che conosciamo poco, di solito la attraversiamo in partenza o al rientro da un viaggio in uno degli stati dei Balcani.

Come al solito acquistiamo la guida della Lonely Planet ed iniziamo ad individuare le mete; in parte escursioni in montagna ed in parte visite, forse qualche giro in bici.

20 giugno 2020

Giorno della partenza con obiettivo il borgo di Polcenigo (PN) che visitiamo. Il paese è stato restaurato di recente ed è carino. Successivamente ci dirigiamo alle sorgenti del Gorgazzo e dopo aver pranzato andiamo a Valvasone dove desideravamo visitare il castello, ma non avevamo prenotato. A causa delle regole in vigore per la situazione sanitaria non riusciamo ad effettuare la visita. In compenso visitiamo il duomo con l'organo più vecchio d'europa.

Ci trasferiamo a Fagagna con il suo castello; non ci soddisfa e ci dirigiamo a San Daniele del Friuli, dove acquistiamo il famoso prosciutto e dove trascorriamo la notte in un'area attrezzata.

Abbiamo percorso 274 km.



21 giugno 2020

Prima delle nove siamo già ad Artegna dove visitiamo il castello Savorgnan. Il castello è restaurato, ma spoglio; non siamo abituati. Ci spostiamo a Spilimbergo. Lì visitiamo il centro storico con i suoi bei palazzi. Visitiamo poi il paesino antico di Poffabro. Davvero bello! Terminata la visita raggiungiamo il lago di Barcis. Facciamo il giro al lago con la bicicletta; molto piacevole. Terminiamo la giornata in Val Cimoliana nel parcheggio del Rifugio Pordenone. Prima di cena ci rechiamo al rifugio per avere informazioni sugli itinerari. Facciamo così la conoscenza del gestore e di sua moglie, due persone molto disponibili e simpatiche. Ci diamo appuntamento la mattina seguente per un caffè.

Abbiamo percorso 150 km.




22 giugno 2020

Di buon'ora, dopo aver bevuto il caffè al rifugio Pordenone saliamo alla forcella di Val Montanaia ammirando il bel Campanile di Val Montanaia, chiamato anche l'"Urlo di Pietra".

Al rientro notiamo nel parcheggio un camper della stessa marca del nostro. Ci avviciniamo e così facciamo la conoscenza con un "personaggio" e con la sua compagna. Parliamo di Giovanni Sirotto. Trascorriamo un paio d'ora con questa bella coppia.

Nel tardo pomeriggio ci dirigiamo a Forni di Sopra dove trascorriamo la notte in un parcheggio.

Abbiamo percorso 125 km.


23 giugno 2020

Da Forni di Sopra ci spostiamo a Sauris di Sotto dove vediamo un telaio manuale in funzione ed acquistiamo degli ottimi insaccati. Ci spostiamo a Sauris di Sopra. Entrambi i paesi sono situati all'interno di una valle di montagna veramente bella. A Sauris di Sopra acquistiamo da un birrificio artigianale dell'ottima birra. Visitiamo il paesino antico di Sappada e terminiamo la giornata al parcheggio del rifugio Tolazzi.

Abbiamo percorso 124 km.



24 giugno 2020

Oggi avremmo voluto percorrere una via ferrata, ma al rifugio ci hanno detto essere presente ancora troppa neve. Decidiamo per un'escursione alternativa: la salita alla cima Rauchkofel in territorio austriaco.

Nel pomeriggio visitiamo il paese degli orologi: Pesariis. Veramente molto interessante. Ci trasferiamo per la notte al campeggio "Lago dei 3 comuni" sul lago di Cavazzo. Dove ci troviamo molto bene.

Abbiamo percorso 80 km.



25 giugno 2020

Iniziamo la giornata con la visita a Venzone, un borgo molto carino e ben ricostruito dopo il terremoto del 1976. Ci trasferiamo a Tolmezzo per visitare il museo, che però troviamo chiuso. La città ci delude.

Decidiamo, nonostante il tempo si sia messo al brutto (quando arriviamo in quota piove) di visitare il Santuario di Monte Lussari che raggiungiamo in funivia.

Ci trasferiamo al lago superiore dei due laghi di Fusine dove trascorreremo la notte.

Abbiamo percorso 110 km.


26 giugno 2020

Oggi saliremo sul Picco di Mezzodì. In verità in vetta arriverò solo io perchè Nadia non si sente bene e rinuncia alla cima. Il sentiero è impervio e in un punto anche attrezzato.

Completata l'escursione facciamo il giro del lago e ci dirigiamo a Cave di Predil dove purtroppo il parco minerario è chiuso. Terminiamo la giornata a Sella Nevea, una località turistica invernale abbastanza anonima e decadente in questa stagione.

Abbiamo percorso 30 km.



27 giugno 2020

Penultimo giorno di vacanza. Visitiamo Cividale del Friuli, un borgo molto carino con un tesoro nascosto: il tempietto Longobardo nel Monastero di Santa Maria in Valle è una gemma preziosa che è ancora in fase di restauro ma già visitabile. 

Abbiamo il desiderio di visitare una "Villa Veneta" che sappiamo esserci anche qui in Friuli. Decidiamo, sbagliando, per "Villa Manin" a Codroipo. Arrivati ci dicono che la villa non è visitabile ormai da anni in quanto in attesa di restauro; peccato che sulla pagina ufficiale non fosse indicato nulla!

Ci consoliamo con un'ottima cena all'agriturismo "Ai due Feudi" a Gradisca d'Isonzo". Qui pernottiamo.

Abbiamo percorso 192 km




28 giugno 2020

Giornata dedicata al rientro. Nel tardo pomeriggio arriviamo a casa ed iniziamo il rito di "svuotamento" del camper.

Qualche considerazione

Il titolo dell'articolo definisce questa vacanza: una scoperta. Il Friuli Venezia Giulia è veramente un bel posto dove trascorrere del tempo sia nella natura sia nei borghi. Non serve andare lontano per scoprire bei luoghi e rilassarsi.